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Albano Meazzini "Tito"

Albano Meazzini Albano Meazzini nacque a Caprese Michelangelo il 17.09.1917 da una famiglia che aveva diffuso gli ideali del socialismo nel territorio capresano. Antifascisti (nel ventennio lo zio Francesco veniva spesso “fermato” in caserma) i Meazzini erano dediti ai lavori nei boschi sia in Caprese che nella Maremma.
Albano durante la guerra prestò servizio militare ad Alghero nell’arma dell’aeronautica e fu esonerato per malattia contratta nel 1941.
Dopo i rastrellamenti conseguenti all’ 8 settembre e alla nascita della RSI, fra i primi, Albano e gli altri giovani Meazzini iniziarono la costituzione sull’Alpe di Catenaia dei primi nuclei partigiani cui fu posto a capo il brigadiere dei carabinieri Giovanni Zuddas detto Tifone.
Albano, detto Tito per l’appellativo datogli dai partigiani slavi presenti, fece parte della delegazione che prese contatti a metà novembre del ’43 a S. Paolo in Alpe, nel comune di Santa Sofia, con una forte organizzazione di circa cento partigiani comandati da Antonio Carini detto Orsi, reduce dalla Guerra di Spagna come volontario nelle brigate internazionali.
Sempre attivo negli assalti e nei sabotaggi si distinse nelle iniziative partigiane condotte dalle bande che si integrarono nella brigata garibaldina “Pio Borri” con comando nell’Alpe di Catenaia dove , tra l’altro, segnalati dagli storici “fuochi”, avvennero lanci di armi da parte delle truppe alleate.
Tito fu tra i primi a prestare soccorsi ai morti e ai feriti (trasportati a Ca’ del Peccato) della strage di S.Polo (10.7.44) conseguente all’imboscata tedesca di Molin dei Falchi dove le bande di Tito (Meazzini), Volpone (Gallorini) e Uno (Arioldi) “si erano tenute alla larga dubitando dell’ottimismo del comando sulla imminente fuga tedesca”.
Membro del CNL di Caprese per il PCI (della cui sezione è rimasto segretario fino al 1990) il Meazzini divenne Sindaco di Caprese dal 1951 al 1956, poi consigliere comunale fino al 1975 e Vice Sindaco dal 1975 al 1990.
Albano è morto il 27.7.1999 dopo una lunga vita spesa per il dialogo e per gli ideali.