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Bruno Rossetti

Cipriano. Nato a Cavriglia (Arezzo) l'11 novembre 1896, morto a San Giovanni Valdarno il 26 novembre1983; operaio. Attivo militante socialista della frazione astensionista, nel 1921 delegato al Congresso di Livorno, fu tra i fondatori del Partito comunista. L'anno dopo, coinvolto in episodi cruenti di lotta politica, per sfuggire al carcere espatriò in Francia insieme ad altri compagni. Processato in contumacia nel 1923, fu condannato dalla Corte di assise di Arezzo a 15 anni e 3 mesi di reclusione.
Durante l'emigrazione svolse intensa attività politica, subendo arresti e espulsioni dalla Francia, in Belgio, nel Lussemburgo e in Svizzera. Nel 1935 accorse volontario nelle Brigate Internazionali in Spagna, dove rimase fino alla fine della guerra. Rientrato in Francia, fu internato nei campi di Gurs e di Vernet. Consegnato alla polizia fascista italiana nel 1940, fu per alcuni mesi carcerato ad Arezzo e successivamente al confino di Ventotene, da dove venne liberato, dopo la caduta del fascismo, nell'agosto 1943. Tornato al luogo natio, dopo l'8.9. 1943 prese parte alla Guerra di liberazione, come intendente della Divisione Garibaldi "Arezzo". Liberata Firenze, divenne organizzatore del P.C.I. per la provincia di Arezzo, quindi ispettore del Partito per il Valdarno. Nel 1946 fu eletto consigliere comunale di San Giovanni Valdarno e successivamente sindaco della città, carica che mantenne fino al 1956. Negli anni successivi lavorò nel movimento cooperativo e nelle organizzazioni comuniste locali.