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Dante Rossi

Dante Rossi Nasce nel 1919 da una famiglia operaia di Anghiari. Nel 1940, da militare di leva, è fatto prigioniero dagli americani e condotto in nord Africa.
Dopo l'8 settembre 1943 entrò a far parte delle compagnie di servizio dell'esercito americano le quali sbarca in Francia. Alla fine della guerra tornò - avventurosamente - in Toscana, dove, ormai politicamente maturo, nel 1946 si iscrive al PSI e diventa segretario della Camera del Lavoro di Anghiari.
Nel Partito Socialista Italiano aretino si batte contro la scissione socialdemocratica e sostiene la linea del Fronte Popolare. Dopo le elezioni del '48, con il prevalere degli autonomisti all'interno del PSI aretino, è esonerato da ogni incarico direzionale della federaione socialista e nel 1949 diventa segretario della Camera del Lavoro di Bibbiena.
Nel 1950 diventa vicesegretario del PSI di Arezzo e nel '51 è segretario collaterale della CdL Aretina. Nel 1951 è eletto consigliere provinciale; nel 1963 entra a far parte della Giunta provinciale e, contemporaneamente, è eletto segretario provinciale del PSI. Nel 1964 è fondatore, con il 38% dei socialisti aretini, del PSIUP, di cui diventa segretario provinciale e membro del Comitato Centrale. Eletto consigliere comunale ad Arezzo fa parte della Giunta municipale.
Nel 1972, a seguito della sconfitta elettorale del PSIUP e al suo scioglimento del luglio di quell’anno, è protagonista con Vittorio Foa, i "socialisti'' fiorentini e toscani e il gruppo dei sindacalisti operaisti della nascita del "nuovo PSIUP".
Eletto senatore non segue la via della confluenza del PSIUP nel PCI e passa al gruppo della sinistra indipendente.