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Sante Tani

Sante TaniSante Tani di Angiolo e di Elisa Meacci, nato a Rigutino (Arezzo) il 3 aprile 1904, cresciuto ed educato nelle organizzazioni cattoliche, manifestò, fin da ragazzo, il suo spirito battagliero e generoso.
Aperto e tenace oppositore del fascismo, fin da quando, a Roma, era studente universitario, partecipò alle più vivaci battaglie. Il delitto Matteotti rinforzò notevolmente la sua fede antifascista.
Conseguita la laurea in legge, ritornò in Arezzo, ove iniziò la sua azione di agitatore e di cospiratore, prendendo contatti con esponenti di tutti i partiti politici, che clandestinamente esistevano in Italia. Il suo « fascicolo personale » presso la questura di Arezzo, costituisce la più eloquente dimostrazione della sua opera.
Il 4 febbraio 1942, e precisamente dopo tre giorni dalla nascita della sua bambina, venne arrestato. Rimase nel carcere di Arezzo per oltre tre mesi, durante i quali fu sottoposto a numerosissimi interrogatori, effettuati soprattutto allo scopo di sapere i nomi dei cosiddetti compiici; ma Santino fu addirittura una muraglia impenetrabile, e cercò di scagionare coloro che erano stati arrestati con lui, addossandosi anche le responsabilità degli altri.
Venne così condannato a quattro anni di confino; ne volle, dopo alcuni mesi, firmare la domanda di grazia al duce per poter ritornare in Arezzo presso la sua famiglia ed il suo studio. E così visse al confino, povero e puro, fino al 25 luglio 1943.
Tornò in Arezzo, accolto trionfalmente dagli amici e dal popolo, che vedevano in lui il campione dell'antifascismo, della libertà_ e della democrazia.
Il 15 giugno 1945, vennero tributate solenni onoranze alla memoria di Sante Tani e dei suoi eroici compagni. Parlarono a circa quindicimila persone riunite per onorare i martiri, il sindaco di Arezzo e l'avv. Alfredo Merlini,