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Eugenio Calò

Eugenio CalòEugenio Calò era nato a Pisa nel 1905 ma si era trasferito ancora ragazzo ad Arezzo dove per mantenere sé e la propria famiglia aveva aperto una piccola officina per macchine agricole. Sia lui che la moglie erano di religione ebraica, all'indomani della promulgazione delle leggi razziali Calò portò la famiglia a Vicchio nel Mugello ma vennero comunque catturati. Eugenio riuscì a scappare all'ultimo momento mentre la moglie e i figli vennero prima portati a Firenze e poi a Mauthausen. All'arrivo al campo di concentramento, il 23 maggio 1944, Carolina Calò e i quattro figli (il più piccolo nato nei vagoni piombati durante il tragitto) vengono immediatamente avviati alle camere a gas.
Eugenio riuscì a trovare scampo alle persecuzioni al confine fra la provincia di Arezzo e l'Umbria dove fu il principale organizzatore di uno dei battaglioni della Brigata "Pio Borri". Efficiente e instancabile nello svolgere il suo compito di collegamento fra i vari comandi partigiani non si sottrasse al dovere neppure quando, appena scampato ad un rastrellamento, gli venne richiesto da parte del comando inglese di far giungere direttive al comando della Brigata "Pio Borri". Esausto riuscì appena a arrivare a destinazione che assieme ad altri 29 fra partigiani e civili venne catturato durante l'ennesimo rastrellamento tedesco.
Era il 14 luglio 1944, i tedeschi portarono i prigionieri a San Polo, alle porte di Arezzo, qui vennero percossi fino allo sfinimento, gettati in delle fosse ancora vivi e sepolti. Con loro vennero sepolte anche cariche esplosive, fatte brillare poco dopo. Dal referto dei medici che presenziarono al disseppellimento:

... Nella seconda fossa sono stati rinvenuti dei cartocci di gelatina inesplosi e pezzi di miccia sufficienti a darci la spiegazione del maciullamento di alcuni cadaveri ... Si dà atto infine che nessuna vittima presenta tracce di ferita d'arma da fuoco né lesioni tali da far supporre una causa o concausa determinante la morte.

Ad Eugenio Calò è stata concessa la Medaglia d'Oro al Valor militare alla memoria.