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Vignini Carlo

Era nato a Monterchi il 24 luglio 1888.
Notaio, amico personale di Santino Tani, antifascista di vecchia data, fu perseguitato dai fascisti, che sempre videro in lui, un temibile avversario. Sfollato a Policiano, fin dai giorni immediatamente seguenti l’8 settembre 1943, collaborò con Alfredo Vestri e con il C.P.C.A. nella organizzazione della lotta di liberazione..
Entrò il 15 settembre 1943 a far parte della formazione di partigiani «Alfredo Vestri» e, con lui, si occupò dell'assistenza ai prigionieri alleati. Nella seconda decade di giugno 1944, venne catturato dai tedeschi e mandato nel campo di concentramento di Dachau. Sottoposto a torture ed a sevizie incredibili, morì fra sofferenze atroci dopo alcuni mesi.
Nel Liber Chronicus della parrocchia di Policiano, don Emilio Stopponi annota: "il commissario Alfredo Vestri, il partigiano Ivo Tani ed il notaio dottor Carlo Vignini, in seguito a delazione di spie locali, sono presi dai tedeschi: i primi due sono trucidati, e l'altro è deportalo in Germania, ove è deceduto".

Dario Venegoni, nel suo Uomini, donne e bambini nel Lager di Bolzano. Una tragedia italiana in 7809 storie individuali, lo registra nel suo passaggio dal lager di Bolzano:
"Vignini Carlo. Nato a Monterchi (AR) il 24/7/1888.
Deportato da Milano (MI) il 7/9/1944. Deportato da Bolzano il 5/10/1944 a Dachau. Deceduto a Dachau il 17/2/1945.
Fonti: 5, 11. Note: 11: Vol. 7."