Sildo Bimbi
Originario di Siena, dove era nato nel 1921, studente universitario.
All’8 settembre 1943 è militare in Jugoslavia.
Con una imbarcazione di fortuna, traversò l’Adriatico
fino a Rimini e da qui giunse a Rofelle, in comune di Sestino,
paese originario della madre Clementina. A Rofelle si ricongiunse
con il fratello Fré-Luigi che, militare a Siena,
per evitare l’arruolamento nell’esercito fascista
di Salò era fuggito verso l’Appennino ed era
giunto a Rofelle.
I due fratelli si aggregano ai partigiani, con i quali compiono
azioni di sabotaggio contro tedeschi e fascisti.
Con un’audace azione il loro gruppo attaccò
il distaccamento della g.n.r. e nell’azione rimase
ucciso il sergente tedesco che li comandava. Dopo quell’azione
molti dei 60 giovani arruolati dai repubblichini in quel
distaccamento passarono fra le fila dei partigiani.
L’8 luglio 1944 furono casualmente catturati dai tedeschi
assieme al carabiniere Fosco Montini, loro cugino e ad altri
tre combattenti.
Dopo giorni di tortura 4 i tre legati fra loro venivano
condotti di casa in casa per sapere dalla popolazione se
erano conosciuti) i tre furono fucilati il 12 luglio, mentre
gli altri deportati in Germania.
Fré-Luigi e Sildo vennero sommariamente sepolti dai
fucilatori ed i loro corpi furono ritrovati dalla madre
tre giorni dopo, ma soltanto a novembre, dopo il passaggio
del fronte, poterono essere dissepolti e trasportati al
cimitero di Rofelle.