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Aldobrando De' Medici Tornaquinci
Originario di Terranuova Bracciolini, dove era nato il 14 agosto1909, fu un importante uomo politico liberale e della resistenza toscana.
Nel novembre 1943, riuscì a sfuggire alla cattura da parte della famigerata Banda Carità che, a seguito di una spiata, arrestò gran parte dei componenti primo comando militare istituito dal Comitato Toscano di Liberazione Nazionale. Anche Alessandro Sinigaglia riuscì a sfuggire all'arresto, mente gli arrestati in quell'occasione, fra cui Adone Zoli vennero torturati.
Dopo la liberazione di Firenze, Aldobrando Medici Tornaquinci ricoprì importanti cariche in seno al Partito liberale, fu sottosegretario di Stato al Ministero dell'Italia occupata, membro della Commissione della difesa nella Consulta nazionale, ispettore onorario per la Toscana del Ministero dell'assistenza post-bellica, presidente del Patronato nazionale di assistenza ai grandi invalidi di guerra.
Proprio nella sua qualità di sottosegretario dell'Italia occupata, alla fine di marzo 1945 Aldobrando Medici Tornaquinci, fu paracadutato nelle Langhe dal governo di Roma e giunto poi a Torino, teneva le riunioni le riunioni del Cln nei locali della conceria Fiori in vista delle fasi insurrezionali e degli assetti istituzionali del dopo liberazione.
Lucia Boetto Testori, che ne fu la fidata staffetta racconta: "Medici Tornaquinci ebbe una fitta serie di incontri con il Cln, ma anche con gli operai delle fabbriche, girava continuamente in una Torino zeppa di posti di blocco.Io lo anticipavo e lo seguivo in questi spostamenti portando i documenti
che gli servivano; li avevo nascosti sotto i vestiti ed erano talmente tanti che sembravo incinta. [...].
Fra gli incarichi che il Medici fu chiamato a ricoprire, quello di presidente della "Commissione centrale per l'accertamento delle atrocità commesse dai tedeschi e dai fascisti dopo il 25 luglio 1943", istituita dal governo Bonomi con decreto 26 febbraio del 1945 ed integrata il 26 aprile dello stesso anno.
Oltre che dal presidente la commissione, era composta da Saverio Brigante, presidente di Sezione della Cassazione; Concetto Marchesi, Rettore dell'Università di Padova; Antonio Cottafavi, del Ministero degli Esteri; Francesco Ferrante, del Ministero dell'Interno; Luigi Soriani, del Ministero della Guerra; Arturo Della Scala, in rappresentanza del Comitato Centrale di Liberazione Nazionale, Attilio Ascarelli, direttore della Scuola di polizia scientifica, Claudio Mattini, giornalista, e da Piero Beretta, giudice di tribunale con funzioni di Segretario
Nel 1961 la moglie, Maria Concetta Medici Tornaquinci, donò l'archivio del marito Aldobrando all'Istituto storico della resistenza in Toscana. Fatta eccezione per il suo impegno nel Comitato toscano di liberazione nazionale, di cui si ritiene non abbia conservato alcuna documentazione, quel fondo conserva i documenti dell'attività pubblica svolta dal Medici Tornaquinci negli anni 1944-1946.