Libero Santoni
Nato a Castelnuovo dei Sabbioni (AR), nel 1915.
Originario di una famiglia di minatori e minatore egli stesso.
Il 15 luglio del 1943 č alla testa del ricostituito sindacato dei minatori, nel Valdarno superiore e, fino all'8 settembre dello stesso anno, alterna periodi di lavoro in miniera al servizio militare (in Francia e in Albania).
Dopo l'8 settembre organizza e dirige, sfidando i padroni e il potere fascista repubblichino, uno sciopero generale di 5000 minatori, pienamente riuscito.
Nella resistenza č commissario politico della formazione partigiana "Chiatti", della brigata "Sinigaglia", divisione "Potente"), a cui hanno dato vita i minatori. Poi combatte, come volontario dell'Esercito Italiano, a fianco degli Alleati, sul Senio.
Finita la guerra torna a essere responsabile del Sindacato dei minatori del Valdarno.
Nel 1946 č eletto consigliere del Comune di Cavriglia. Nel 1948 č segretario della Camera del Lavoro di Arezzo. Nel 1949 entra nella Segreteria del Sindacato nazionale minatori. Nel 1953 č responsabile dell'organiz¬zazione e dell'amministrazione del P.C.I. aretino. Nel 1970 viene eletto consigliere provinciale ad Arezzo, nelle liste del P.C.I. (e confermato nel 1975).
Sempre in quegli anni č assessore alla sanitą, all'assistenza e ai lavori pubblici. Dal 1963 agli inizi del 1976 consigliere dell'Ospedale civile di Arezzo. Prima dell'istituzione ufficiale delle Regioni, č stato membro del Consiglio Regionale Provvisorio per la programmazione ospedaliera.