Siro Giannini
Siro Giannini è nato a Subbiano il 15.3.1923 in una famiglia che aveva avviato a Subbiano una fiorente e moderna attività di sericultura: tale attività aveva apportato sensibile e qualificata occupazione e godeva di notevole prestigio sia nel paese che nel territorio circostante.
Siro ha prestato servizio militare in Marina e si trovava a La Spezia quando sopraggiunse l'8 settembre.
Rientrato a casa, anche su sollecitazione dello zio Raffaello Signorini (poi primo sindaco di Subbiano nominato dal CNL), si portò senza indugi nell'Alpe Catenaia e contribuì alla costituzione della Brigata Garibaldina "Pio Borri": nella Brigata rivestì il ruolo di sottotenente e comandante di una delle squadre volanti.
Numerose sono state le operazioni militari e partigiane svolte dal Giannini durante la Guerra di Liberazione tanto da essere ricordato dalla popolazione e dai partigiani della zona come una delle figure che maggiormente hanno caratterizzato il ruolo e le azioni della Brigata "Pio Borri". L'attività svolta dal Giannini, chiamato con il nome di battaglia di "pantera", ha meritato l'apprezzamento dei comandanti partigiani e dei commissari politici operanti nella zona, dall'avv. Merlini all'avv. Sante Tani.
Siro Giannini è stato tra i primi, con il proprio gruppo di sette partigiani, ad entrare ad Arezzo la mattina del 16 luglio 1944, ad assumere, a nome del CNL, il controllo della città liberata dai nazi-fascisti e a consegnarne il comando alle forze alleate successivamente sopraggiunte.
Dopo la Liberazione il Giannini ha svolto attività politica ed amministrativa nelle file delle forze della sinistra locale assumendo anche l'incarico di amministratore comunale di Subbiano, paese dove tutt'ora risiede.