Terzilio Cardinali
Fornaio, nato a Terranuova Bracciolini (Arezzo) il 25.7.1913,
caduto a Strelsa (Albania) l’8 luglio 1944.
Educato in ambiente antifascista, fin da ragazzo fu coinvolto
in scontri con le squadre d'azione di Mussolini. Richiamato
alle armi nel corso della seconda guerra mondiale, l'8 settembre
1943 era sergente in un reparto della Divisione «Arezzo»
(XXV Corpo d'armata) operante in Albania e fu tra i primi
a partecipare alla lotta contro i tedeschi. Quando, a nome
del Fronte di liberazione nazionale albanese, il 9 settembre
Mehmet Sheu parlò a un gruppo di soldati italiani
raccolti sulle rive del fiume Erzen, invitandoli a combattere
al fianco dei partigiani, Cardinali non esitò a rispondere
all'appello e si presentò seguito da 170 soldati.
Fu così costituito un reparto a cui venne dato il
nome di «Battaglione Antonio Gramsci», del quale
Cardinali divenne comandante.
La formazione che diventò brigata nel febbraio 1945,
entrò a far parte dell'Esercito popolare di liberazione
albanese.
Altri comandanti, eletti a fianco di Cardinali, furono Leo
Dal Ponte, commissario politico di battaglione; Romeo Carnelutti,
comandante la 1a compagnia, e Romeo Cicerchia, commissario
politico; Giuseppe Monti, comandante la 2a compagnia e Francesco
Baracchi, commissario; G. Battista Cavallotto, comandante
la 3a compagnia e Bruno Brunetti, commissario.
Subito dopo la costituzione il battaglione partecipò
a duri combattimenti contro i tedeschi e si distinse in
particolare nella difesa di Berat, resistendo con altri
gruppi italiani per cinque ore, fino all'estremo limite,
a un violento attacco scatenato di sorpresa dai nazisti.
Da quel combattimento il battaglione uscì praticamente
annientato, con soli 48 superstiti: nello scontro cadde
tra gli altri il commissario Leo Dal Ponte. Tutti gli italiani
fatti prigionieri dai tedeschi vennero fucilati.
L'unità fu poi ricostituita con nuovi quadri e, sempre
al comando di Cardinali continuò a battersi valorosamente
nel corso di numerose azioni. L'8 luglio 1944, nei pressi
del villaggio di Strelsa, durante un combattimento di estrema
violenza, Cardinali fu colpito a morte mentre, alla testa
dei suoi uomini, si lanciava all'attacco delle linee nemiche.
Fu sostituito al comando del battaglione da Giuseppe Monti.
Alla memoria del valoroso comandante partigiano il governo
albanese ha conferito la medaglia d'oro. Proposto per la
stessa decorazione al valor militare in Italia, Cardinali
è stato decorato dal nostro governo con la medaglia
d'argento.