Matija Cujovic
Montenegrino, originario di Bjelo Polje, impiegato comunale, membro del partito comunista jugoslavo fin dal 1940.
Partecipa all’insurrezione montenegrina del luglio 1941.
Nel dicembre di quell’anno viene sorpreso nel sonno e catturato. Inviato come internato a Bari, quindi a Napoli ed infine a Ponza dove rimase dall’aprile 1942 al 6 settembre 1943, quando viene trasferito a Roma.
Nonostante l’armistizio dell’8 settembre viene trasferito a Renicci da dove si liberò, assieme a tutti i prigionieri italiani e slavi il 14 settembre 1943.
Assieme ad altri montenegrini raggiunse i contrafforti dell’Appennino, fino a Borgo Pace dove poté contare sull’accoglienza, la protezione e l’appoggio dei contadini.
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