Amos Occhiolini "Monti" Racconta l'impiccagione di Angiolo Valentini "Lilli"
Fin dall'arrivo di un reparto germanico a Talla, dove aveva
posto-base operativo e comando, ebbe inizio un'intensa attività
di ricerca dei partigiani e dei loro sostenitori. I continui
rastrellamenti praticati dai soldati del reparto Speciale
germanico fecero aumentare in tutta la zona rischi che prima
non correvamo e fummo costretti a prendere delle iniziative
per prevenire spiacevoli sorprese.
Per questi motivi una nostra pattuglia, da qualche giorno,
partiva per compiere un ampio giro di perlustraziona e di
raccolta delle notizie sui movimenti dei soldati tedaschi.
Così anche 1*8 luglio '44, di buon'ora, una pattuglia
al comando del "Palle" con i compagni "Lilli"
e "Cinquino" e un altro paio di compagni si mise
in cammino alla volta di Talla. Quando arrivarono nelle
vicinanze del paese, furono sorpresi inaspettatamente dai
soldati tedeschi e subito si accese una breve violenta sparatoria
nel corso della quale restarono feriti il "Palle"
e il "Lillì".
Mentre i compagni soccorrevano il "Palle, il "Lilli"
-benché anche lui ferito-teneva lontani i tedeschi
per permettere loro di allontanarsi dalla zona. Purtroppo
"Lilli" terminò le munizioni in dotazione
e venne a trovarsi nell'impossibilità di difendersi
e fuggire. A quel punto, non potendo fare diversamente,
si nascose in mezzo ad un campo di grano nella speranza
di non essere individuato e quindi salvarsi, ma poco dopo
venne individuato e catturato. Sotto scorta fu accompagnato
dai tedeschi al loro comando di Talla dove i soldati informarono
il maggiore comandante della cattura di un partigiano.
Costui, in applicazione delle leggi di guerra tedesche,
ordinò la morte del parti-giano. Due giorni dopo
(10 luglio 1944) il "Lilli" veniva impiccato ad
un albero davanti alla scuola- poco lontano dal torrente
"Capraia" e qui lasciato a penzolare affinchè
la popolazione di Talla "comprendesse l'ammonimento"
a cessare l'aiuto alla resistenza.
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