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Vincenzo Ceccarelli
Presidente della Provincia di Arezzo
INTRODUZIONE


In questa, come nelle passate legislature, la Provincia di Arezzo ha condotto una propria azione tesa allo studio e alla conoscenza degli avvenimenti che si svolsero nel proprio territorio nel corso della seconda guerra mondiale. Lo ha fatto con azioni di diversa natura: attraverso la doverosa partecipazione alle annuali cerimonie commemorative promosse dalle associazioni partigiane e dai singoli enti locali, ma anche attivando canali di studio e di ricerca sfociati in convegni, mostre, pubblicazioni.
Non è certo per autocelebrazione se si richiamano qui le occasioni più importanti, come i due convegni internazionali hanno sigillato questa politica culturale: Stragi e rappresaglie nella lotta di Liberazione, del 1987, e In memory, del 1994. In entrambe le occasioni la storiografia europea, presente ai massimi livelli accademici, ha conseguito importanti risultati come quelli di raccogliere e confrontare gli esiti degli studi sulla Seconda guerra mondiale ed impostare nuove piste di ricerca. La fase attuale del dibattito e del confronto ha teso a focalizzare l'attenzione sul progetto, Interventi volti a preservare la memoria del campo di concentramento "Villa Oliveto" proposto dal Comune di Civitella in Val di Chiana e con l'adesione della Provincia e dei Comuni di Anghiari e Laterina, per la raccolta i documenti e per attività di ricerca e formazione sui campi di concentramento in Italia; fin dal 2000 - ancor prima che il Parlamento stabilisse per legge la celebrazione del Giorno della memoria - abbiamo svolto attività per la conoscenza e la memoria della Shoah attraverso la pubblicazione di un volumetto, destinato alle scuole, La persecuzione antiebraica in Italia (1938-1944), che raccoglie la legislazione antiebraica prodotta dal regime fascista, e con tre mostre, l'ultima delle quali, nel 2003, è stata Attraverso i loro occhi (i luoghi da non dimenticare), un reportage fotografico di Annalisa Savoca sul viaggio di una delegazione di studenti aretini ad Auschwitz, svolta nell'ambito dei "Viaggi della memoria" promossi dalla Regione Toscana e dalla Provincia di Arezzo.
Nel 2000, in collaborazione con la Confederazione Provinciale fra le Associazioni Combatentistiche, è stata realizzata la mostra Memorie scolpite. Itinerari tra i monumenti alla Resistenza nella Provincia di Arezzo, ed un volume con lo stesso titolo crato da Camillo Brezzi e Masimo Baioni con i quali si è inteso offrire un contributo alla storia della memoria della Resistenza nella provincia di Arezzo proprio a partire da un lavoro di ricognizione e di ricerca nel territorio.
E, infine, sempre per segnalare le attività più importanti, la Provincia ha promosso all'interno del proprio "Progetto Archivi", un lavoro di sistemazione ed inventariazione degli archivi delle Associazioni della resistenza il cui primo esito, proprio quest'anno, è rappresentato
dall'apertura al pubblico dell'Archivio della sezione foianese dell'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia, realizzato in collaborazione con il Comune di Foiano della Chiana; questo archivio, completamente inventariato, propone una rilevante raccolta di documenti, foto, interviste su campo ed altro materiale, che viene in questo modo messo a disposizione di studiosi, ricercatori, studenti e cittadini.
In occasione del 25 aprile 2003 abbiamo scelto di pubblicare queste cinque storie a fumetti che - nelle nostre intenzioni e proprio per la forma di comunicazione scelta - sono destinate ai più giovani.
Proprio nel convegno Comunicare Storia promosso nel febbraio 2001 dalla Provincia di Arezzo e dalla rivista "Storia e problemi contemporanei", il fumetto era indicato, assieme ad altri, come uno dei mezzi attraverso i quali la storia può essere comunicata e raccontata. Sergio Staino, che dopo tante collaborazioni con la Provincia di Arezzo possiamo davvero considerare un amico, presentò in quella occasione un intervento, La storia a strisce, nel quale motivava e descriveva come avesse illustrato, con i propri disegni un episodio di resistenza. Per quanto ci riguarda abbiamo voluto sperimentare questa sua proposta, anche se è bene chiarire che non ci siamo posti l'obiettivo di raccontare "la Storia" della resistenza aretina, ma cinque episodi, uno per vallata ed uno per il capoluogo, scelti nella bibliografia della resistenza aretina, dai libri di tanti anni fa, fino a edizioni molto recenti.
L'altro aspetto di questo volume a fumetti è rappresentato dagli autori: per illustrare le storie che abbiamo scelto, ci siamo rivolti a risorse che esistono nel nostro territorio e che sono rappresentate da tanti giovani che, dal fumetto, puntano a realizzare una professione; a cinque di questi giovani talenti, che lavorano in genere su racconti di fantasia, abbiamo chiesto di misurarsi con vicende e storie reali. Credo che il risultato che presentiamo sia davvero buono e sono certo che sarà apprezzato proprio perché rappresenta una novità assoluta nella nostra provincia e non ha molti precedenti nemmeno a livello nazionale.
Per il risultato ottenuto desidero ringraziare il Marco Bianchini, Enzo Gradassi, Massimo Martinelli, Carla Nassini e i cinque giovani disegnatori Michele Benevento, Masimo Bernacchi, Patrizio Evangelisti, Alessandro Giommetti e Eleonora Tabacchioni