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Contro il muro del cimitero di Stia furono fucilati, il 17 aprile 1944, 17 giovani partigiani. Essi appartenevano alla 1a delle tre brigate che inquadravano i circa mille partigiani romagnoli, e provenivano dalla zona delle Balze dove avevano attuato importanti azioni volte al recupero d’armi destinate a 500 partigiani ancora disarmati.
Il 6 aprile 1944, l’inizio del rastrellamento tedesco e fascista impedì loro di raggiungere le Marche e uscire dall’accerchiamento. La mattina del 7 aprile a Calanco dovettero sostenere un lungo combattimento nel corso del quale caddero decine di soldati tedeschi e 5 partigiani. Per rappresaglia i tedeschi incendiarono il vicino paese di Fragheto, uccidendo 30 civili, in gran parte donne e bambini. Dopo il combattimento, i partigiani si ritirarono verso il Lago di Quarto ed in seguito a Spinello dove celebrarono la Pasqua. La sera dell’11 aprile si ricongiunsero alle altre brigate attestate a Ridracoli, Poggio La Lastra, Strabatenza e Biserno.
Il 12 aprile un vasto schieramento tedesco avviò il rastrellamento della zona compresa tra le statali Bibbiena - Cesena e Firenze - Faenza. Dopo un violento ed impari combattimento a Biserno, che costò ai partigiani il sacrificio di un’intera squadra di 12 uomini, i soldati tedeschi dilagarono verso San Paolo in Alpe. La sera del 12 aprile la 1a Brigata si ritirò nella foresta della Lama e, in seguito, all’Eremo di Camaldoli.
La mattina del 13 aprile la brigata raggiunse Campo Romagnolo, dove si divise in piccoli gruppi, nel tentativo di uscire dall’accerchiamento. Sette partigiani in marcia verso San Godendo furono catturati e fucilati in località Fontanelle. Altri 18 combattenti si rifugiarono presso la cascina dell’Oia.
Traditi da una guardia forestale fascista la mattina del 16 aprile furono circondati dai tedeschi e catturati. Uno di loro la cui identità è rimasta ignota, fu fucilato a Terre Rosse, poiché essendo ferito non riusciva a tenere il passo.
Gli altri furono portati ai comandi tedeschi della zona e condotti a Stia durante la notte. Nelle prime ore del giorno 17 aprile addossati contro il muro del cimitero e fucilati. I loro corpi vennero sepolti in una fossa comune.

Questi i loro nomi:

Bagnoli Rino di Domenico.
Nato a Cesena il 17 maggio 1925, residente in frazione Pievesestina, apprendista falegname, primo di cinque figli, celibe.
Riconosciuto partigiano dell'8° brigata, con ciclo operativo dal 9 marzo al 17 aprile 1944.

Berlini Mario di Leopoldo.
Nato il 30 ottobre 1924 a Cesena, ivi residente, coltivatore diretto, primo di quattro figli, celibe.
Riconosciuto partigiano della 8° brigata con ciclo operativo dall' 8 marzo al 9 aprile 1944.

Bertoni Ives di Giacomo.
Nato a Cervia il 30 giugno 192, ivi residente, pescatore, coniugato.
Riconosciuto partigiano della 8° brigata con ciclo operativo dal 1 ottobre 1943 al 16 aprile 1944.

Bonaldo Domenico Tommaso di Giovanni.
Nato a Cervia il 16 marzo 1924, ivi residente, pescatore, figlio unico.
Riconosciuto partigiano dell'8° brigata con ciclo operativo dal 1 ottobre 1943 al 17 aprile 1944.

Bratti Giorgio di Mattia.
Nato a Cesena il 7 novembre 1924, ivi residente, operaio, figlio unico, celibe.
Riconosciuto partigiano dell'8° brigata con ciclo operativo dall'8 marzo al 17 aprile 44.

Casadei Ezio fu Cesare.
Nato a Cesena il 17 settembre 1914, ivi residente, autista, celibe.
Riconosciuto partigiano della 8° brigata con ciclo operativo dal 28 febbraio al 17 aprile 1944. Era stato uno degli organizzatori della resistenza cesenate. Catturato il pomeriggio del 9 febbraio 1944 fu rinchiuso nel carcere di Cesena. Nella notte, con un audace colpo di mano, i gappisti lo liberarono. Si era congiunto con la Brigata quando per lui era diventato impossibile proseguire l'azione partigiana in pianura,.

Fabbri Enrico, detto Antonio, di Salvatore.
Nato a Montiano l'8 gennaio 1927, residente a Cesena,
terzo di tre figli, celibe.
Riconosciuto partigiano dell'8° brigata con ciclo operativo dal 9 febbraio al 17 aprile 1944.

Laghi Oscar di Livio.
Nato a Forlimpopoli il 22 ottobre 1923, residente a Forlì, operaio, primo di due figli.
Riconosciuto partigiano dell'8° brigata con ciclo operativo dal 1 gennaio al 17 aprile 1944.

Lama Lelio di Domenico.
Nato a Cesena il 14 maggio 1923, residente a Bologna, studente universitario, secondo di due figli, celibe.
Riconosciuto partigiano dell'8° brigata con ciclo operativo dal 18 febbraio al 17 aprile 1944.
Studente universitario del secondo anno di agraria, si disinteressò di politica sino all'8 settembre 1943. Nel gennaio 1944 quando anche agli universitari fu fatto obbligo di arruolarsi, si negò all'esercito della repubblica sociale e scelse di divenire partigiano. Ai primi di marzo raggiunse il fratello maggiore, Luciano, futuro segretario Generale della CGIL, nell'8° brigata.

Manaresi Michele di Giuseppe.
Nato a Lugo il 16 aprile 1923, residente a colono, settimo di otto figli. Celibe. Fratello di Lorenzo.
Riconosciuto partigiano dell'8° brigata con ciclo operativo dal 1 febbraio al 19 aprile 1944.

Mazzolini Marcello
Nato a Forlì il 13 febbario 1925, ivi residente.
Riconosciuto partigiano dell'8° brigata con ciclo operativo dal 1 gennaio al 17 aprile 1944.

Righini Gualtiero di Gaetano.
Nato a Ravenna il 4 aprile 1924, ivi residente, bracciante,
celibe.
Riconosciuto partigiano dell'8° brigata con ciclo operativo dal 2 gennaio al 15 aprile 1944.

Romagnoli Oberdan di Francesco.
Nato a Cesena il 1 giugno 1924, ivi residente in frazione Martorano, fornaio, primo di tre figli
Riconosciuto partigiano dell'8° brigata con ciclo operativo dall'8 marzo al 17 aprile 1944.
Una dichiarazione conservata presso l'ANPI lo dà disperso in seguito al Grande rastrellamento d' aprile, in località monte Falterona, 17 aprile 1944, "si presume fucilato a Stia".

Salmi Dante di Raffaele.
Nato a Pianoro (BO) il 17 ottobre 1926, ivi residente, meccanico.
Riconosciuto partigiano dell'8° brigata con ciclo operativo dal 1 gennaio al 17 aprile 1944.

Zaccheroni Romolo di Aurelio.
Nato a S. Pietro in Vincoli di Ravenna il 15 gennaio 1923.
Riconosciuto partigiano dell'8° brigata con ciclo operativo dal 25 marzo al 19 aprile 1944.

Zambianchi Fidelmo di Arturo Primo.
Nato a San Pietro in Vincoli di Ravenna il 21 giugno 1921.
Riconosciuto partigiano dell'8° brigata con ciclo operativo dal 15 settembre 1943 al 17 aprile 1944.

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