26 giugno 1944
La Speranza
Lungo la strada della Libbia un giovane partigiano viene sorpreso da un plotone di tedeschi, catturato e percosso a sangue. Poi viene trascinato alla "Speranza". Nel pomeriggio, altri cinque giovani, provenienti da Monterchi ed in transito verso la montagna, dove intendevano aggregarsi alla formazione partigiana Tani-Zuddas vengono catturati e trascinati, legati, fino alla “Speranza”. Dopo inumane sevizie i sei giovani vengono impiccati ad un tronco d'albero posto fra due colonne. I nazisti ubriachi, scaricano le proprie armi contro i corpi agonizzanti e ingiungono alla popolazione di non rimuovere i corpi sui quali viene apposto un cartello con la scritta "partigiani puniti, camerati sparate".
Un tentativo di recuperare i corpi, da parte dei partigiani, deve essere abbandonato per l’elevato rischio.
I poveri resti, ormai in avanzata decomposizione saranno rimossi, dopo più di 20 giorni, al sopraggiungere degli Alleati.
|