6 Luglio 1944
Mulinaccio, Arezzo
Giunsero i tedeschi, presero tutti gli uomini, li fecero mettere tutti in fila, li fecero camminare verso il Castro che attraversarono al guado del Molin Vecchio. E oltre il torrente li uccisero a scariche di armi da fuoco. Le donne ed i ragazzi rimasti al Mulinaccio non cenarono, quella notte non dormirono.
Siccome gli Alleati erano già vicini all'Olmo e si udivano i rumori degli spari provenienti dal fronte, parve loro che le scariche che avevano ucciso i loro cari fossero spari degli eserciti combattenti.
Il 7 luglio i tedeschi cacciarono via anche loro, tutti. E soltanto quando poterono ritornare compresero che i loro cari erano stati uccisi.
Scavarono e li trovarono avvinti e legati, come scrisse dieci anni dopo un giornale "dalla morte e da un filo di ferro".
A. Tafi, Immagine di Arezzo. La città oltre le mura medicee e il territorio comunale, Cortona, 1985.
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